A volte fai una verifica di tutto il tuo passato alla ricerca di misteriosi messaggi nascosti che puoi leggere solo avendo aperto altri forzieri durante la meravigliosa e spesso dolorosa esperienza della vita. Raccogli pensieri in una giornata piovosissima di un agosto scritto solo nel calendario.

Ti senti scivolare il tempo come la pioggia sulla pelle. A volte fa paura che sia così inesorabile, vorresti fermare la giostra perché devi o desideri soprattutto fare mille cose senza che ti giri la testa in un vortice che non puoi controllare. Hai da scoprire ancora i lati migliori della vita e delle persone che ti sono vicine o che conoscerai, realizzare i tuoi progetti, dare certezze ai tuoi figli, anche se sai perfettamente che ciascuno creerà le proprie, come tu stesso hai fatto. O no? Si ripetono certezze ed incertezze.

Vuoi sorridere al tuo sole interiore mentre, con il naso appiccicato alla finestra ricoperta di gocce, ricordi quando eri bambino quando guardavi il temporale e ti faceva paura ma, nel contempo, ti piaceva quel brivido ad ogni tuono, che scuoteva il tuo desiderio di imparare, di capire il mondo, di crescere.

Guardi un cielo grigio vedendo l’azzurro dei tuoi sogni. Rabbrividisci in uno sconosciuto vuoto che ti avvolge, osservi il mondo e le dinamiche che muovono tutte queste formiche nei loro assurdi obiettivi, quando l’unica meta dovrebbe essere la serenità, composta di collaborazione, solidarietà, successo, rispetto, civiltà. Ti fanno vomitare teste decapitate, teste bardate di loro veli, ragnatele che tolgono ossigeno e sole all’amore per la vita, fanatismi di ogni genere che portano a false sensibilizzazioni che mettono angoscia quando tu hai solo voglia di vivere e contribuire al meglio per ogni essere, per te stesso, per i tuoi figli, per questo accidente di mondo.

Perché tu sei autentico e pensi, senti la pioggia pizzicarti, senti le tue emozioni ferirti e guarirti, reagisci, ti riempi di consapevole gioia come di reattivo dolore per ciò che ti circonda. Sei una persona libera perché hai il coraggio di ammettere, di riconoscere, di scrivere, di condividere, di osservare, di comunicare e non mescoli la pioggia con le lacrime perché quello succedeva in qualche temporale passato. Ora tu sei il temporale, sei energia e della pedante pioggia che ti importa…in questo modo non ha il potere di sciogliere le tue ossa come la barchetta di carta del soldatino di piombo nel suo viaggio nella fogna per colpa di un invidioso troll.

Ecco, ricordarsi di una fiaba per riprendere il pensiero: la vita è una lunga avventura, tra amori, annegamenti, topi, pesci grossi, furbe volpi, streghe cattive, incantesimi che ti imprigionano, ti mangiano…ma poi ci sono le bacchette magiche, risalite, rinascite, obiettivi, ritorni, casa, amore.

E’ solo questione di vedere e sentire il Sole anche nelle gocce di pioggia.