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Cerco il “senso” dell’ignoto

Agosto 5, 2015

“…che l’essere ignota, non impedisce alla verità di essere vera.”

“…potrai levarti in volo con tutti gli uccelli dell’aria, vedere attraverso i loro occhi dorati, palpare il vento che sfiora le loro vellutate piume e potrai quindi conoscere la gioia di sollevarti lassù, in alto, al di sopra del mondo e di tutte le sue pene. Potrai restarci quanto ti parrà, su nel cielo, al di là della notte e oltre l’alba. E quando avrai voglia di tornare giù di nuovo, vedrai, tutte le tue domande avranno risposta e tutte le tue ansie si saranno dileguate…Il tuo dono si fa più potente via via che lo usi…finchè t’accorgerai che non ti occorre…per volare al di sopra delle nubi, nel sereno…E quando arriverà per te quel giorno, tu dovrai a tua volta donare il tuo dono a qualcuno che ne farà buon uso; costui potrà apprendere, allora, che le uniche cose che contano sono quelle fatte di verità e di gioia…” Richard Bach – Nessun luogo è lontano

Il rischio di questo articolo è scrivere qualcosa di retorico, di risaputo e scontato…un po’ stile “naif” o da basi del catechismo, con solo brevi accenni. Sono solo riflessioni per pacare, per cercare risposta all’accavallarsi di pensieri e di dubbi che innondano la quotidianità. Risfogliare i libri da cui abbiamo iniziato i nostri percorsi è una verifica del nostro cambiamento ed è divertente scoprire tra le righe, parole a cui non diamo più importanza e assimilare nuovi messaggi.

A rileggere questo libro mi accorgo che al di là delle interpretazioni canoniche, chi è sulle ali di questo “viaggio di apprendimento”, può soffermarsi su quanto più celato: sul senso del concetto di amicizia ed amore, oltre al valore, in modo, dunque, diverso o parallelo all’interpretazione del “se ami già sei accanto, al di là delle distanze”. Amicizia ed amore sono un dono, dell’uno verso l’altro. Reciproco e moltiplicabile.

Il dono di un amico sincero, il dono di un genitore al figlio, il dono di un amante fedele, è di “farci volare”. Mosso dal desiderio di condividere le proprie esperienze, ciò che ha appreso e determinato il cambiamento, ci dà la possibilità di provare nuovi orizzonti. Un gesto che molto spesso ci sorprende perchè può venire anche da chi non conosciamo così bene…è una persona che ama in senso assoluto.

“Imparare a volare” non significa esternarsi dal mondo, in qualsiasi maniera e non rendersi responsabili della propria vita. E’ conquistare la consapevolezza di ciò che siamo e delle nostre potenzialità, aprire le ali della nostra libertà, senza paura, senza sopraffazioni e condizioni che ci possano far precipitare. Essere certi del nostro valore. Allora siamo pronti per gli altri e per nuovi orizzonti…sì…Nessun luogo è lontano.

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