loader image

Consapevolezza di Sé e Autostima: il Viaggio verso le Relazioni Autentiche

Agosto 12, 2024

La Consapevolezza di Sé e l’Autostima sono due concetti intimamente collegati che giocano un ruolo cruciale nel modo in cui viviamo e costruiamo le nostre relazioni. Esplorare queste dimensioni non solo ci aiuta a comprendere meglio noi stessi, ma ci permette anche di interagire con gli altri in modo più autentico e significativo, in ogni ambito della vita, personale e professionale.

Con il primo articolo sulla Consapevolezza di Sé, abbiamo voluto esplorare l’importanza di questo concetto per la leadership e, con la metafora del viaggio per mare abbiamo fatto diverse riflessioni verso l’oceano della mente, verso la comprensione e lo sviluppo del sé per spiegare il nostro Essere, la nostra esistenza, il mondo, e il modo in cui interpretiamo l’esperienza, e la relazione con l’altro… “spiegando” le vele dell’Autostima.
Ti suggeriamo di rileggere l’articolo e provare la breve pratica di Mindfulness per sperimentare la tua consapevolezza profonda e per centrare la tua attenzione consapevole sulle prossime onde da cavalcare per raggiungere un nuovo equilibrio!
Sì, desidero leggere l’articolo precedente sulla Consapevolezza di Sé

Indice:

  1. Consapevolezza di Sé, il viaggio continua: come costruire l’Autostima

  2. Come nasce l’Autostima

  3. Specchio del sé, specchio dell’Altro, neuroni specchio: alla base delle Relazioni

  4. Comprendere l’Altro: tra neuroni e autostima

  5. Autostima, come il volo del gabbiano.

  6. Consigli pratici per l’uso dell’Autostima: senti la tua unicità

  7. Consapevolezza di sé e Autostima per superare le tempeste

  8. Verso Relazioni autentiche: Io e l’Altro la Consapevolezza del “Noi”

  9. Un Viaggio Senza Fine

 

1. Consapevolezza di Sé, il viaggio continua: come costruire l’Autostima

Immagina… sei al timone della tua barca in mare aperto, con l’orizzonte che si estende davanti a te. La navigazione può essere serena o tumultuosa, ma ciò che rende il viaggio significativo è la consapevolezza di dove stai andando e di cosa porti con te. Respira profondamente, riempi i polmoni del profumo del mare, osserva, ascolta…
Il viaggio verso le relazioni autentiche è simile a questa avventura marittima: richiede una profonda coscienza, consapevolezza di sé, un’autostima ben radicata, e la capacità di considerare e connettersi con gli Altri, aprendo il cuore e la mente senza perdere di vista te stesso.
Il processo di introspezione che mettiamo in atto per riflettere sui nostri pensieri, emozioni e comportamentisenza giudizio – è fondamentale per la costruzione dell’Autostima, che rappresenta il valore che attribuiamo a noi stessi e la fiducia nelle nostre capacità. Si tratta di una componente fondamentale della salute mentale e del benessere psicologico e relazionale di ciascuno, che influenza direttamente il modo in cui tutti affrontiamo le sfide della vita e interagiamo con gli altri. Comprendere l’Autostima implica esplorare le sue origini, i suoi componenti, le sue manifestazioni e le strategie per migliorarla o mantenerla sana.

 

2. Come nasce l’Autostima

Una varietà di fattori, tra cui l’infanzia e le prime esperienze sociali, l’influenza culturale, le relazioni interpersonali, e la capacità di raggiungere obiettivi personali hanno grande importanza sulla costruzione di una buona Autostima. Le teorie psicodinamiche, ad esempio, evidenziano l’importanza delle prime relazioni con i caregiver, sottolineando come l’approvazione o la disapprovazione da parte dei genitori possa influenzare profondamente l’autopercezione dell’individuo.
Questi sono concetti che abbiamo trattato molte volte nei nostri articoli e nei nostri Corsi, parlando noi soprattutto di Analisi transazionale e formazione del sè. Trovi molti spunti nel nostro Blog!
Ti chiedi come nasce l’Autostima? L’idea che abbiamo di noi stessi, il senso di identità e il ricordo di chi siamo stati e chi siamo, chi vogliamo essere si fonda nelle esperienze corporee, emotive, di pensiero registrate fin dai primi istanti di vita a livello neurale che rimangono a disposizione come l’orizzonte di questo viaggio, che al bisogno viene rifocalizzato e rimodellato per ampliare la nostra storia personale, secondo valori e norme che fanno parte del nostro bagaglio socio-culturale e il nostro copione di vita.
Ma come misuriamo la nostra Autostima? Facendo, appunto, una constante verifica tra chi siamo stati, chi siamo, chi vogliamo essere attraverso le lenti dell’autovalutazione, dell’autocritica, del confronto. Possiamo dunque dire che la Consapevolezza di Sé e l’Autostima sono bussola e scandaglio per il nostro viaggio ed è fondamentale imparare a usare tali strumenti perché ci portano nel mondo, nell’avventura della vita permettendoci di sviluppare Relazioni autentiche.

 

3. Specchio del sé, specchio dell’Altro, neuroni specchio: alla base delle Relazioni

Il sociologo Charles Horton Cooley ha introdotto il concetto di “specchio del sé”, secondo il quale la nostra autostima è influenzata dal modo in cui pensiamo che gli Altri ci vedano. Questo riflesso sociale può essere positivo o negativo, a seconda delle interazioni che abbiamo con il mondo esterno. Tuttavia, una profonda Consapevolezza di Sé può mitigare l’impatto di queste percezioni esterne, consentendoci di costruire un’autostima che sia autenticamente nostra. Quando siamo consapevoli delle nostre forze e debolezze, del nostro stato interiore, possiamo coltivare un’autostima solida, che ci permette di entrare nelle relazioni senza paura di essere giudicati o di dover nascondere chi siamo veramente.
Diversi ricercatori, sociologi e scienziati hanno formulato teorie che, in qualche modo, hanno anticipato la scoperta dei “neuroni specchio” da parte di Giacomo Rizzolatti e Vittorio Gallese, sottolineando come, nell’esperienza della vita, l’Altro viene percepito come un Altro-Sè, attraverso meccanismi interni che consentono di modellare la propria esperienza alla base dell’intersoggettività e dunque del comportamento e delle relazioni, imparando a conoscere il suo spazio e la sua entità fisica e spirituale.
Pensiamo che la prima assoluta esperienza è quella del neonato con la madre che viene “metabolizzata” dal bambino attraverso l’intuizione, l’empatia, la lettura delle sue intenzioni con un meccanismo automatico e inconscio di simulazione grazie ai neuroni specchio! Qui: si formano il sentimento, l’empatia, la fiducia, l’apertura verso l’Altro.

 

4. Comprendere l’Altro: tra neuroni e autostima 

Quanto è difficile comprendere l’Altro! Poi chi è? Come lo devo considerare? Quanto è diverso da me?
Riflettiamo: la comprensione dell’Altro avviene attraverso un processo di comparazione che nasce sempre a livello neurale.
Riconosco ciò che è simile, ciò che ho in comune con l’Altro e, attraverso un metro di giudizio mio interno e un dialogo interiore, entro in connessione, condivido l’esperienza interna. A livello inconscio elaboro le informazioni che mi vengono dall’Altro, dal suo modo di comportarsi, dai suoi gesti, sguardi, posizioni e posture, dunque dal suo linguaggio del corpo e attivo un confronto con le mie memorie di esperienze passate. Si crea così una interazione sociale. Mi apro verso l’Altro e la nostra connessione influenza e orienta ciascuno di noi sia positivamente che negativamente, ma nel momento in cui si stabiliscono dei legami – a livello affettivo, familiare, sociale tra sport e lavoro, educativo – l’interazione diventa effettivamente relazione vera e propria in cui far crescere la mia Autostima! E attraverso la connessione con l’Altro si realizza la Comunicazione con tutte le sue sfaccettature!

 

5. Autostima. Come il volo del gabbiano.

Avere una buona Autostima significa saper mettere in equilibrio il proprio sé ideale e reale.
Mi viene in mente quella favola, letta mille volte da ragazzina, ricca di metafore e consigli per la crescita spirituale che già mi incuriosiva: Il Gabbiano Jonathan, intento alla ricerca dell’equilibrio, della perfezione nel dispiegare le sue ali e spiccare il suo migliore volo; quando comprende la sua unicità rispetto allo stormo che lo deride intento alla sopravvivenza, quando ama e comprende il senso della sua solitudine e il suo valore, vola alto; allora ritorna al gruppo e desidera insegnare, come il miglior leader, la tecnica di volo e cosa è davvero l’Autostima. Jonathan si ritrova tra gabbiani che vogliono volare alti, che vogliono provare stati dell’essere più elevati e con loro può relazionarsi nell’autenticità del proprio essere e condividere la felicità per le sue conquiste fatte di coraggio e determinazione e così il senso del proprio volo.
Meravigliose metafore! Mi rendo conto quanto hanno inciso nel mio essere qui oggi…

Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola
(Il Gabbiano Jonathan Livingstone – Richard Bach)

Ora la vita ha davvero un senso! Basta con quello squallido andirivieni tra i pescherecci: la vita ha una ragione! Possiamo elevarci dall’ignoranza, possiamo scoprirci creature straordinarie, intelligenti e capaci. Possiamo essere liberi! Possiamo imparare a volare!” (Il Gabbiano Jonathan Livingstone – Richard Bach)

 

6. Consigli pratici per l’uso dell’Autostima: senti la tua unicità

Vuoi evitare problemi? Stati di disagio, ansia, malumore, sconforto, malattie psicosomatiche, relazioni tossiche, procrastinazioni, incomprensioni, tensioni?
Come puoi fare?
Torna a quell’esercizio di Mindfulness: chiudi gli occhi, respira profondamente, centrati… Rivedi e migliora la tua Consapevolezza, scandaglia i tuoi punti di forza, focalizza le tue migliori competenze, le cosiddette skills richieste dal mondo, liberati di quel peggior giudizio con cui ti scanni da tempo, non svalutarti, non paragonarti agli altri, non darti del fallito anche se ci sei passato, anche se le ingiustizie hanno ferito la tua pelle. Respira, riprendi per mano quel bambino che sei stato… Senti la tua unicità, cura te stesso, il tuo aspetto, i tuoi modi, i tuoi pensieri, i tuoi comportamenti, la tua anima… Pensa a quante miglia hai già solcato, sii fiero perché hai avuto coraggio, “senti” le sensazioni dell’aver raggiunto le tue mete… Focalizza i tuoi nuovi obiettivi… Accetta, Ricomincia, Riprendi, Naviga, Vola!
E non è tanto per dire, ma per esperienza provata! Consigli pratici per l’uso dell’Autostima!
Questo stato di consapevolezza interiore, ti aiuta a sentirti sempre libero, a ricercare la verità, a elevarti al di sopra delle regole e della routine della vita quotidiana, per il tuo benessere e successo nella vita.
E la cosa migliore sai qual è? Se hai una buona Autostima il mondo ti “sente”, si specchia nella tua luminosità, ma questo sentire non è cosa da tutti, non tutti fanno lo sforzo di vivere e non sopravvivere e comprendere l’Altro… potrebbe essere che sia tu quell’Altro (“esso” di Buber) “oggetto” incompreso: prosegui il tuo viaggio, sei sicuro di te stesso e della tua umanità.

 

7. Consapevolezza di sé e Autostima per superare le tempeste

Considera che in una situazione di conflitto la consapevolezza di sé ti aiuta a riconoscere le tue emozioni prima che queste prendano il sopravvento. Sapere che sei arrabbiato, frustrato o deluso è il primo passo per non lasciare che queste emozioni guidino le tue azioni. L’Autostima entra in gioco qui come un ancoraggio: ti ricorda il tuo valore e ti dà la forza di non reagire impulsivamente e lasciarti trascinare dalla corrente delle emozioni negative, ma di rispondere in modo ponderato e costruttivo. Puoi scegliere di mantenere la rotta verso una soluzione piuttosto che lasciarti trascinare alla deriva. Questa capacità di gestire e superare le tempeste emotive è essenziale per mantenere relazioni sane e durature, sia nella vita personale che professionale.

 

8. Verso Relazioni autentiche: Io e l’Altro, la Consapevolezza del “Noi”

Se navighiamo in solitaria siamo concentrati nel nostro Io, nel nostro dialogo interiore in cui trovare quelle certezze infantili interiorizzate grazie alle conversazioni con gli adulti di riferimento che portano alla concentrazione, alla meditazione, alla centratura. Nel momento in cui tendiamo verso l’esterno, ci apriamo all’Altro e dunque abbiamo un partner di viaggio con cui condividere l’avventura, dobbiamo riconoscerlo – nella relazione instaurata – come persona, essere umano, con le proprie idee, emozioni, convinzioni, conoscenze: il filosofo Martin Buber ci esorta alla considerazione dell’Altro diverso da un oggetto a cui di solito prestiamo attenzioni condizionate e giudicanti. In un progetto di gruppo, ad esempio, è fondamentale capire non solo le proprie capacità, ma anche quelle degli altri membri. Questa consapevolezza del “Noi” non significa abbandonare l’Io, ma piuttosto integrarlo in un insieme più grande, dove ogni contributo conta per per navigare con successo verso relazioni autentiche.
Una buona Autostima ci aiuta a non dipendere esclusivamente dal riconoscimento esterno, permettendoci di avvicinarci agli Altri in modo autentico e sicuro di noi stessi, senza paura di naufragare o di essere travolti dalle onde del giudizio altrui. Quando l’Autostima è solida, affrontiamo e viviamo le relazioni con la certezza del nostro valore, indipendentemente dall’opinione degli altri. Questo ci consente di costruire connessioni più profonde e durature, basate su un’autentica comprensione reciproca: parliamo di Relazioni autentiche. È come avere una barca robusta e ben equipaggiata, pronta per permetterci di esplorare nuovi orizzonti senza paure.

Se vuoi scoprire di più su questo tema, ricorda che i nostri corsi di Leadership fondati sulla “Strategia della Pace©” fanno per te!

 

9. Un Viaggio Senza Fine

Il viaggio verso Relazioni autentiche non ha un porto definitivo di arrivo. È un’avventura continua, fatta di scoperte, incontri e, a volte, anche tempeste. La Consapevolezza di Sé e l’Autostima sono i tuoi strumenti di navigazione, essenziali per mantenere la rotta verso relazioni genuine e appaganti e verso le tue mete di realizzazione. Ogni tappa del viaggio ti offre l’opportunità di crescere, di conoscere meglio te stesso e di costruire connessioni più profonde e significative.
Ora puoi affrontare qualsiasi mare, sapendo che la vera meta non è un luogo fisico, ma la qualità delle relazioni che costruisci lungo il cammino.

 

Ti aspettiamo per essere il tuo equipaggio esperto!

Richiedi una Call con i nostri formatori!

VOGLIO PRENOTARMI

LEGGI I NOSTRI ARTICOLI PER ISPIRARE LA TUA CRESCITA PERSONALE

Autore: Chiara Zoppellaro

Foto dal web credit free: www.pexels.com

×

Salve!

Sosteniamo ogni Persona ed ogni Gruppo di persone ad affrontare il cambiamento, se cerchi risposte e possibili soluzioni ad una tua crescita, clicca sul contatto WhatsApp.
Un cordiale saluto.

× Serve aiuto?