Perché gli altri ci piacciano di più.
Quante volte abbiamo parlato con amici e conoscenti, discutendo sul fatto che “il fisico non conta” oppure che “l’abito non fa il monaco».
Infatti il fisico non è tutto, ma ha una grande importanza in gran parte degli aspetti della vita, dall’amore al lavoro.
Un biglietto da visita: il linguaggio non verbale.
Ci sono degli studi che dimostrano che le persone meno aggraziate fisicamente sono quelle che tendono a soffrire maggiormente nell’ambito lavorativo, spesso addirittura sono oggetto di disconoscimento delle loro capacità. Chiaramente non si intende che il mondo sia dei brillanti e loquaci e dei belli!
Una gran parte delle persone si incontrano e piacciono grazie a una altissima percentuale di quello che viene definito il linguaggio non verbale che viene assolutamente prima di quello verbale.
Questo discorso vuol essere solo spunto per la consapevolezza e riflessione. Poi ne riparleremo.
Si può essere persone estremamente colte o con competenze ed esperienze al di fuori della norma eppure a volte non si riesce a farlo sapere agli altri o addirittura non si ottiene giusta considerazione, perché? A causa di un “biglietto da visita»: il non verbale se inadatto e incongruo rispetto a ciò che si vuole comunicare ed essere.
Facciamo delle prove di ragionamento:
- ci piace stringere la mano a una persona che ce la porge floscia e umidiccia?
- stiamo volentieri vicino a una persona che puzza? alito, sudore…
- parliamo piacevolmente o discutiamo di lavoro con una persona che chiude gli occhi, li abbassa o guarda altrove?
- come consideriamo una donna scomposta oppure un uomo che come un tic “si dà la grattatina”?
- e una persona vestita in modo improprio rispetto alla situazione?
- o al colloquio di selezione per la tua azienda si presenta per il posto di manager una persona con un curriculum eccezionale, ma arriva una persona con la testa e mezza faccia tatuata? rimani per un attimo impietrito per poi scoprire il suo talento?
- che sensazione ci dà una persona eccessivamente riverente e ossequiosa, fuori luogo anche nei nobili salotti?
Quali sono le nostre reazioni e sensazioni? Possiamo avere risposte di ilarità, fastidio, tenerezza, intolleranza, accettazione per carità cristiana…
È il primo impatto quello che condiziona l’accettazione dell’altro: quei pochi secondi in cui rimaniamo in sospeso, in cui scatterebbe, in maniera del tutto umana, il giudizio. È certo che metà mondo non può essere scartato ma: accettazione, identificazione, relazione, diventano molto difficili.
Di sicuro se iniziamo a conoscere e porre attenzione alla comunicazione non verbale, ne saremo personalmente avvantaggiati in tutti i settori e, a specchio gli altri ci riconosceranno come persone piacevoli e di cui desiderare compagnia e collaborazione oltre che, magari, da imitare. E saremo a nostra volta capaci e pronti ad accogliere e scoprire l’altro più facilmente, a entrare in relazione senza ostacoli, filtri e maschere, oppure allontanarcene se persona falsa, inetta o pericolosa.
Devi “solo” comunicare: 5 primi accenni al linguaggio non verbale, il resto scoprilo con noi!
Sono moltissime le occasioni per dare di noi la migliore immagine attraverso dei dettagli, e non solo tramite il fisico che è comunque l’espressione delle nostre emozioni e del nostro vissuto più intimo. Ci sono molte persone che hanno affinato volontariamente il sistema non verbale e risultano interessanti per far sì che il primo acchito non sia negativo: la loro vita ne ha tratto enorme beneficio e miglioramento dell’autostima. Ecco alcuni primi input di come migliorare il primo impatti e favorire la relazione comunicativa senza ostacoli:
- saluta con una buona stretta di mano, senza paura, come fosse un amico ma senza eccessi di confidenza… se hai tu le mani sudate abbi l’accortezza magari di avere a portata… di mano delle salviettine rinfrescanti per darti una strofinata prima dell’incontro!
- guarda negli occhi il tuo interlocutore… ma attenzione: non lo devi né ammaliare né sfidare né analizzare, devi solo… comunicare!
- sfodera il tuo sorriso… ma assolutamente sincero e non da pubblicità del dentifricio!
- attenzione alla postura: né ingombrante, né invadente, né “svaccata”… non ti muovere eccessivamente, non voltare le spalle…
- non serve dirlo: abbi cura della tua persona e della tua salute…una bocca pulita, un intestino regolare, una depurazione almeno ogni sei mesi, i capelli puliti, un buon deodorante, un delicato profumo, un semplice vestito scelto con attenzione per le proprie forme e con qualità di tessuti…
Sembrano “solo” dettagli ma sono invece gli elementi base che creano una persona curata e raffinata…(e se non riesci a trovare il bandolo della matassa per migliorare il non-verbale: chiamaci! 😉 )
Un meraviglioso mondo silenzioso parla più del parlare.
Chiara Zoppellaro