e te pareva se non succedeva di nuovo..” quante volte abbiamo detto questo tipo di frase, esclamata con ironia, urlata con fastidio, seguita da parolacce perchè ci fa arrabbiare quando incappiamo nello stesso errore..anche se inconsapevolmente, sperando in “non-conseguenze”…
Leggiamo in un altro blog questo riferimento ed abbiamo pensato che ci potesse far riflettere, data la nostra continua voglia di evoluzione personale. Lo spunto viene dal settore dell’automobilismo sportivo…
Lo scorso weekend si è svolto il Gran Premio di Monaco, un circuito classico, e tra i più impegnativi del campionato mondiale di Formula 1 e tra il sabato, durante le prove, e la domenica in gara, Felipe Massa ha avuto due incidenti…identici e nello stesso identico punto. Dallo spaventoso schianto alla velocità di 260 km/h alla prima curva del circuito, Felipe grazie a Dio, esce illeso, pur distruggendo la macchina e rivela di aver avuto una grandissima paura. Non completa dunque le qualifiche e domenica parte in gara dall’ultimo posto…ma..che succede? al 30° giro Felipe si rischianta sullo stesso punto, identica dinamica!
come è possibile sia successo un “errore di traiettoria”?…
Un Felipe Massa, uno sportivo ad alto livello che ha in mente precisamente ogni punto della pista, che la ripercorre mentalmente, che fa quell’esercizio mentale di cui abbiamo parlato già in altro articolo, come può darsi una semplice risposta fatalista? o c’è un’altro tipo di valutazione da fare? Allora noi pensiamo al suo stato d’animo dopo lo spavento del sabato nell’affrontare il Gran Premio, pensiamo alla sua paura presa e che riapriva involontariamente ad ogni giro, arrivando a quella maledetta curva…Aveva abbassato le sue difese, si era lasciato sopraffare dalla paura che aveva già sperimentato: “E’ stato uno choc” dice Massa dopo il secondo incidente…potremmo dire noi analizzando la situazione “è stato…emotivo”!
Quella sensazione di fondo, stato d’animo o stato emotivo, che governa le nostre giornate e che condiziona, come avevamo già detto (vedi https://diviformazione.com/easyblog/entry/emozioni-fisicita) il nostro stato biologico e, dunque, tutti i livelli e dinamiche in cui siamo immersi, determina anche le nostre “traiettorie”. E troppo spesso quelle esperienze fatte, che ci hanno creato emozioni negative, ci “tornano a galla”, tanto da far si che si ripetano esattamente con le stesse dinamiche.
Allora, ancora…per non “lasciar guidare” la nostra vita da ciò che chiamiamo fato piuttosto che definire “emozioni malsane”, dobbiamo allenarci in un buon autocontrollo per indirizzarci nella giusta traiettoria!