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Sotto una pergola di uva fragola. Progettare il proprio percorso

Agosto 28, 2015

Ogni chicco d’uva, una riflessione.

Ero sotto una pergola di uva fragola. Mi inebriavo del profumo e del gusto di quei dolci acini. Avevo voglia di scrivere ma si accavallavano fastidiosamente i pensieri.
Ogni chicco era una riflessione che ingoiavo per non dimenticarmene, idee che annotavo nel mio notes cerebrale, una dopo l’altra, una insieme all’altra, in uno schema che si apriva come la rappresentazione del network, moltiplicate fino a creare il caos.

Restare in sospeso per comprendere come procedere in un mondo da risvegliare.

Quel giorno, in particolare, la voglia di mettermi in azione era così forte e veloce da crearmi addirittura angoscia per non saper da dove iniziare.
Allora la soluzione migliore – come per un buon vino bisogna far decantare il mosto – per me sarebbe stata semplicemente… continuare a sgranare quei chicchi d’uva e respirarne profondamente il profumo, assaporarne il gusto, sentire tra i denti spezzare la buccia e scivolare quella dolce polpa… e riavvolgere lentamente i pensieri.
E lasciavo così in sospeso “carta e penna”, o meglio, la tastiera del computer, quel foglio bianco che non riuscivo a riempire.

Succede a tutti quell’angoscia, quel frastorno mentale, e nel caos provare immobilità. Ogni giorno sei coinvolto dalle priorità, il tuo ordinato progetto quotidiano si sconvolge sempre sotto le “angherie” dell’imprevisto, dell’urgenza, così come la tua volontà viene attentata dalla staticità esterna.
Ti vengono i nervi a fior di pelle perché sembra che nulla si muova, si smuova… le risposte che attendi non arrivano, le mail che invii rimangono nell’etere probabilmente. Come puoi prendere questo grosso pallone di Terra e Acqua, dunque di fango… e scuoterlo perché si risvegli? Perché si sbrighi? Perché la vita è una sola e vuoi viverla? Gli eventi, il quotidiano ti portano alla sopravvivenza, all’accettazione; devi attendere quando il mondo non attende, vuoi agire quando il mondo non agisce… E dunque? E cosa? Quale soluzione alla tua angoscia per progettare il tuo percorso?
Devi diventare molto “zen” in un mondo da risvegliare, a iniziare dalla tua dimensione personale, e continuare ad “aggrapparti” a quel profumo di uva fragola, ricordandoti come sei stato capace di tranquillizzare la tua ansia sotto quel pergolato…

Agire: essenziale per la propria autostima

Mi sorrido allo specchio, mi faccio coraggio, focalizzo di nuovo le mie riflessioni, respiro, traduco le parolacce che vorrei dire in parole gentili, respiro ancora profondamente e ci tento… ogni giorno provo, riprovo, controllo quel momento di vuoto devastante, riprendo ancora i miei pensieri lasciati sotto quella pergola, li rimetto sulla pagina, riprendo i ricordi e gli affetti che danno valore e senso alla mia vita, come fossero le penne con cui scrivere il mio futuro. Agire è la parola chiave. Non mollo: la mia autostima non la svendo, non perdo ciò che ho creato e conquistato, ciò che sono: Io!

Chiara Zoppellaro

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